Ginestra

Le origini albanesi continuano a vivere negli usi e nelle tradizioni della gente di Ginestra che ha nel nome il riferimento alla colorata pianta presente lungo i pendii di tutto il suo territorio.

Ginestra è un piccolo borgo d’origini arbëreshë, posto su un colle dal dolce pendio, dove le voci degli abitanti, che parlano prevalentemente la lingua albanese, testimoniano l’orgoglio di un’identità, custodita e tutelata negli anni.

Stradine, scalinate e vicoli permettono di ripercorrere la storia del paese incisa nei nomi delle piazze e delle vie in albanese: Skanderbeg, Schipetari, Lombardomassa, Jura, solo per ricordarne alcuni.

Il delizioso borgo di Ginestra sorto sulle rovine dell’antica lombardo-massa, città longobarda, distrutta dai normanni, è stato fondato da una comunità di esuli albanesi guidati dal condottiero Francesco Zhura, che nel 1478 ha costruito le case diffondendo la propria cultura e le proprie radici, grazie alla concessione delle terre da parte degli aragonesi.

Tesori sacri compongono il patrimonio artistico e culturale di Ginestra, tra i quali spicca la cinquecentesca chiesa madre dedicata a San Nicola che domina la scena nell’omonima piazza.

All’interno, a navata unica con volta a botte, a destra del presbiterio si può ammirare un fonte battesimale in pietra locale, mentre a sinistra domina il gruppo scultoreo e pittorico della Madonna di Costantinopoli, patrona del paese, affascinante per l’armonioso rapporto tra forma e colori.

Le origini albanesi di Ginestra continuano a vivere in alcune manifestazioni religiose come la festa che si celebra proprio in onore della Madonna di Costantinopoli, protettrice di Ginestra.

Il giorno di Pentecoste la Vergine è al centro di solenni festeggiamenti che culminano in una processione per le suggestive stradine del paese. L’evento prende origine dall’apparizione di Maria, venuta dall’Oriente, ad un uomo al quale avrebbe chiesto di erigere un luogo di culto in suo onore, proprio laddove sorge l’attuale Santuario di Santa Maria di Costantinopoli.